Lo avete visto doppiato da Antonio Banderas in persona nel film-cartone animato Shrek avete sorriso per le sue battute (indimenticabile quando annusa l'erba gatta ritrovata nelle sue tasche, e dice subito a sua discolpa: “non è mia!”), avete ammirato la sua scaltrezza e i suoi modi propri del vero micio di irretire e furbescamente provocare (vincendo), oppure vi siete sciolti nell'ammirare i suoi occhioni dolci? Se non lo avete ancora fatto, e amate i gatti in versione cartone, il Gatto con gli stivali di Shrek merita da solo l'intero film.
Si presenta in Shrek 2 con addosso la sua casacca tanto simile a quella di Zorro, ma che al posto della Z ha dipinto sul petto una P, che sta per pussy cat, gattino appunto. Indossa poi gli stivali ispirati da uno dei classici delle fiabe, Il gatto con gli stivali, e vive insieme con Shrek e Ciuchino mille avventure per aiutare l'orco verde a riavere la sua amata Fiona, ma solo dopo aver provato a uccidere lo stesso Shrek su commissione della Fata madrina.
È un personaggio della fantasia, ma come gli esseri umani vanta una storia passata: nel lungometraggio “Il gatto con gli stivali” uscito in Italia nel 2011 infatti, si scopre che questo micio è un orfanello ritrovato da una signora e portato in orfanotrofio, mentre in Shrek si vivono le sue avventure da criminale poi pentito.
È un gatto così amato che la stampa ha già trovato una sua trasposizione in pelo e ossa: il suo sosia più noto è infatti Drogon, un gattino nato lo scorso giugno nello zoo di Philadelphia. Le sue foto hanno fatto il giro del mondo perché a guardarlo bene, si notano proprio gli stessi occhioni dolci e manipolatori del simpatico personaggio dei cartoni.