Se i gatti sono classificati tra le specie carnivore, i cani sono considerati onnivori a tutti gli effetti. Questo, però, non significa che entrambe le specie non possano mangiare, gradire e, soprattutto, trarre giovamento dai cereali.
Bruno è giovane e sempre con tanta voglia di giocare. Vorrei che fosse sempre in salute e l’alimentazione è un punto importante. Per questo scelgo il giusto equilibrio tra ingredienti inclusi i cereali, dei quali lui ha proprio bisogno, per avere un’energia duratura e favorire una buona salute digestiva.
I cereali come il granturco, il frumento, orzo e avena, infatti, sono ottime fonti di nutrienti essenziali, molto utili all'organismo. Contengono in media tra il 75% e 85% di carboidrati e meno del 2% di zuccheri. I carboidrati vengono digeriti più lentamente degli zuccheri, assicurando ai pet una carica di energia duratura a rilascio graduale, anziché una scossa energetica di breve durata come gli zuccheri. I cereali apportano all'organismo anche le fibre, che contribuiscono ad una buona salute digestiva.
Malgrado cani e gatti vengano classificati tra le specie carnivore, c'è da dire che il gatto selvatico e il lupo, da cui discende il cane, mangiavano lo stomaco di prede granivore, quindi contenente semi e cereali. Il cane domestico si è inoltre evoluto notevolmente rispetto al lupo primitivo, tanto da acquisire quella che è tra le principali differenze genetiche che lo distinguono dal suo progenitore: la capacità di digerire i carboidrati.
Non a caso, i cereali sono alla base dell'alimentazione umana da migliaia di anni. Evolvendosi accanto all'uomo, il cane si è adeguato alla sua dieta, adattando il proprio organismo per utilizzare i cereali come fonte di energia. Contrariamente a quanto si tende a credere, l'incidenza delle allergie ai cereali è molto bassa tra cani e gatti. Perché allora privarli della bontà e dei benefici dei cereali?