La fisica del gatto: come fanno a cadere sempre in piedi
“Cadere sempre in piedi” è un modo di dire preso in prestito proprio dal mondo dei mici: sono loro infatti che vantano questo istinto innato, che li porta ad atterrare sempre e regolarmente sulle 4 zampe. Ma come fanno? Per noi umani sembra inspiegabile, eppure è tutta una questione di fisica e di istinti. Si narrano storie di gatti che caddero da altezze incredibili senza farsi un graffio... e alcuni gatti sono diventati celebri per questo: Serafino crollò sulle sue zampe da un campanile di circa 50 metri senza riportare ferite e Gros Minou fece un volo da un balcone a 100 metri da terra, rimediando solo una piccola frattura.
I poteri magici dei gatti sono legati al rapporto tra occhi e orecchie: quando inizia la caduta infatti l'apparato vestibolare nelle orecchie del micio comunica rapidamente con gli occhi, registrando la posizione esatta da tenere per cadere in piedi.
Per questo motivo i gatti sono velocissimi nel raddrizzarsi e spesso per studiarne le mosse gli scienziati hanno dovuto filmarli e guardarli a rallentatore.
Oltre alla grande capacità visiva e di equilibrio, i gatti vantano una grande elasticità della colonna vertebrale. Nella caduta l'istinto dice loro di girarsi rapidamente e riescono a farlo senza danni proprio per via della loro mobilità estrema. Inarcano la schiena, puntano le zampe verso il basso e le vertebre, che non sono rigide come le nostre, attutiscono il colpo dell'impatto col terreno.
Anche le zampe in effetti hanno poteri speciali e aiutano, grazie ai loro cuscinetti, a far sì che la caduta sia sempre dolce. Attenti però: sempre meglio non rischiare perché nonostante il loro istinto innato, non sono immuni da piccole fratture.