Anche i gatti, pur così sornioni e tranquilli, a volte si arrabbiano. Possono essere di cattivo umore oppure nervosi, e c’è sempre un motivo: gelosia, territorio invaso, pericolo, mancanza di rispetto nei loro riguardi. In ogni caso, è bene sapere le cause e le conseguenze per imparare a gestire al meglio la brutta giornata del felino casalingo.
A differenza degli esseri umani, i gatti si arrabbiano quasi esclusivamente quando si sentono minacciati oppure quando hanno qualche problema fisico. Ecco perché è possibile prevedere e mitizzare il loro comportamento. La rabbia maggiore nasce di solito fra esemplari della stessa specie ma la paura può innescarsi anche durante un'errata comunicazione con l’essere umano. I gatti hanno un loro linguaggio e delle loro priorità e comunicano fra di loro, o con noi, secondo segnali ben precisi, basta comprenderli.
Gli estranei, che stress! Ebbene sì, ogni estraneo che transita vicino al micio è guardato con sospetto. In natura chiunque è un potenziale pericolo per cui, anche in appartamento, il micio resta circospetto. Lui non sa chi sia il nuovo individuo né come si comporterà: non ne conosce l’indole ed è comprensibilmente dubbioso. Ecco perché il felino non va mai forzato al contatto con uno sconosciuto, né umano né suo simile, in nessun caso.
Questo spazio è mio! Un gatto può arrabbiarsi, per esempio, se il suo giardino, la sua sedia preferita, il suo gioco, il suo cibo, sono sotto al naso di qualcun altro, e aver paura di perdere il controllo dello spazio così come la tanto amata e regale supremazia a cui tiene tanto. Non dimenticare che il gatto pur essendo un animale addomesticato è legato a filo doppio con la sua natura selvaggia, ed è anche da questo che emana il suo irresistibile fascino. In conclusione, la parola d’ordine da non dimenticare mai è: rispetto.
Quel gatto? Mi sta antipatico! Perché anche i gatti vivono il rapporto con i loro simili in base a simpatie, antipatie, incomprensioni e affettuosità. Se il micio vive in compagnia di altri esemplari, può insorgere qualche litigio. Stai bene attento a capire se si tratta di gioco e simulazione o meno. Nel primo caso il gatto non tira fuori le unghie e morde senza serrare le mascelle. Se il litigio è vero, dovrai studiare la situazione e, se il disagio persiste, ricorrere ad allontanare per un po’ i due animali. In ogni caso, separa le lettiere e le ciotole di acqua e cibo.
Altri motivi di rabbia: non finisce qui, il micio con il suo carattere deciso ha una lunga lista di cose che possono infastidirlo. Per esempio potrebbe soffrire per la mancanza di una persona che prima viveva con te e che ora non c’è più. Sembra strano? Ma non lo è affatto: i gatti si affezionano molto e il cambiamento nella routine affettiva provoca stress. In questo caso, parla con il micio e spiegagli che cosa è successo; usa un tono rassicurante e nomina la persona che gli manca. Ne sarà felice e si sentirà compreso, perfino se non capisce che cosa gli dici.
Ci sono poi noia e sedentarietà a cambiare l’umore del felino, oppure una cattiva digestione. Anche qui, la situazione non è dissimile da quella umana. Così come tu risenti di un prolungato stop alle tue attività, così il tuo amico peloso ti farà capire che qualcosa lo turba diventando triste o dispettoso. Fallo giocare, accarezzalo e stagli vicino. Ti ringrazierà con tante coccole… pelose.