Quando e fino a quando è necessario vaccinare il gatto? Quali sono i vaccini necessari a proteggere il tuo felino domestico e quali quelli obbligatori? Una carrellata di indicazioni e suggerimenti.
Nel momento in cui decidi di adottare un gatto devi essere consapevole che dovrai prenderti cura della sua salute e preoccuparti - tra le altre cose - di fornirgli un’adeguata protezione da tutte le malattie che possono mettere a rischio il suo benessere. Questo significa rivolgerti a un veterinario di fiducia affinché provveda alle prime vaccinazioni - non prima di aver verificato il perfetto stato di salute del gatto - e ti indichi poi quali sono i vaccini che dovranno essere fatti regolarmente.
I gattini piccoli e i primi vaccini
Se il gatto è ancora un cucciolo la prima vaccinazione deve essere eseguita non prima dei 60 giorni di vita, a svezzamento finito, ovvero dopo che la mamma attraverso il latte materno gli avrà passato tutti gli anticorpi necessari e in modo da non interferire rendendone vana l’azione immunitaria. Successivamente dovranno essere effettuati i richiami a distanza di 3-4 settimane, a seconda dei vaccini che sono stati eseguiti, pena l’inefficacia dell’intero procedimento. Tieni presente che il vaccino dà copertura totale solamente dopo 15 giorni dal secondo trattamento, per cui fino ad allora il gattino non dovrà uscire.
Dopodiché la vaccinazione dovrà essere ripetuta con cadenza annuale, e le scadenze saranno appuntate di volta in volta dal veterinario sul libretto sanitario del gatto.
Quali sono i vaccini obbligatori per i gatti
Tutti i gatti dovrebbero essere sottoposti regolarmente alla vaccinazione contro la rinotracheite da herpes virus, contro la gastroenterite virale (Panleucopenia) e contro la calicivirosi: l’insieme di questi vaccini è conosciuto con il nome di trivalente ed è obbligatorio richiamarlo annualmente, così da creare la cosiddetta immunità di gregge ed evitare che si diffondano pericolose epidemie tra i gatti.
I vaccini non obbligatori per i gatti
La trivalente non è l’unica protezione a disposizione degli amici felini: esistono infatti altri vaccini non obbligatori che consentono di proteggerli da malattie come la FeLV (la leucemia felina), la FIP (la peritonite felina infettiva) o la clamidiosi. Anche per questi vaccini la somministrazione dovrà essere annuale. Facoltativa (ma obbligatoria in Sardegna) anche la vaccinazione antirabbica, che però è richiesta se si viaggia con il gatto in Europa o al di fuori dei Paesi dell’Unione.
A ogni gatto il suo vaccino
Spetta comunque al veterinario dare indicazioni precise relativamente a quali vaccinazioni aggiungere oltre alla trivalente. La sua valutazione dipenderà sia dallo stato generale di salute del gatto, sia dal suo stile di vita e dal contesto (anche geografico) in cui vive. Un gatto indoor, che non esce mai all’aperto, richiederà meno vaccinazioni rispetto a un gatto outdoor abituato a scorrazzare libero per città o campagna che sia. Inoltre, nel caso in cui si tratti di un gatto outdoor, il veterinario valuterà la maggiore o minore presenza in quella specifica zona di zecche, pulci o flebotomi, responsabili della trasmissione di malattie, e quindi consiglierà la tipologia di vaccino da eseguire per quello specifico caso. Ad ogni modo, la copertura immunitaria va mantenuta per tutta la vita del gatto con richiami annuali regolari.