Udito del gatto: come capire se è diventato sordo?
I gatti vivono bene anche senza sentirci, hanno solo bisogno di qualche cura in più. Ecco come convivere con la sordità del gatto.
I problemi dell'apparato uditivo nei gatti possono influenzare profondamente la relazione tra gatto e proprietario poiché, proprio come tutti gli altri sensi, l'udito aiuta il gatto ad acquisire maggiore conoscenza del mondo che lo circonda. Fortunatamente, i gatti sono creature estremamente adattabili e spesso vivono bene anche senza sentirci, hanno solo bisogno di qualche cura in più.
Le cause della sordità
I motivi che causano la perdita di udito nei gatti sono molteplici e, benché l'invecchiamento sia la causa principale, i padroni dovrebbero prestare attenzione a tanti altri fattori.
La perdita temporanea dell'udito può essere il risultato di infezioni batteriche, micotiche o parassitarie (acari nelle orecchie del gatto) oppure un effetto collaterale provocato da alcuni medicinali. La perdita permanente, invece, può essere una malattia del gatto dovuta a incidenti, gravi infezioni dell'orecchio medio non trattate e problemi neurologici. Non vanno inoltre scordati tumori e polipi che possono svilupparsi nel canale uditivo. I gatti completamente bianchi e dagli occhi blu nascono spesso sordi.
Come mi accorgo se il mio gatto ha subito una perdita di udito?
Spesso è difficile affermare con certezza se un gatto è sordo poiché sono animali estremamente abili nel servirsi di tutti i sensi a loro disposizione (come ad esempio, tatto e olfatto) per compensare la perdita di udito. I gatti sordi potrebbero non girarsi quando ti avvicini a loro e probabilmente non reagirebbero ai rumori forti, né muoverebbero le orecchie in direzione dei diversi suoni percepiti. Faranno inoltre molta fatica a svegliarsi e reagiranno solo se vengono toccati.
Convivere con la sordità
I problemi uditivi possono essere debilitanti e disorientanti per il gatto (soprattutto se si verificano all'improvviso e non in maniera graduale), quindi è importante semplificare il più possibile la vita del tuo amico a quattro zampe.
La sicurezza del gatto è quindi di primaria importanza e prevede da parte del proprietario un'attenzione costante per evitargli situazioni in cui il suo handicap rischierebbe di metterlo in pericolo. Le strade, ad esempio, sono oggigiorno molto più pericolose come del resto tutto il mondo esterno; se il gatto viene lasciato libero potrebbe trovarsi di fronte ad animali ostili o predatori.
Poiché l'interazione quotidiana con il gatto affetto da sordità è più limitata, è necessario sostituire i comandi vocali con gesti manuali facili da distinguere e ricordare. Potrebbe essere una buona idea utilizzare una torcia per richiamare il gatto quando è buio. Solo perché un gatto non può più udire, non significa certo che non può più sentire. Potrebbe ad esempio percepire l'avvicinarsi del padrone attraverso le vibrazioni del pavimento o delle scale. Assicurati che il gatto sia consapevole della tua presenza o potresti spaventarlo toccandolo. Le prime volte, quando il gatto si volta (in risposta a un segnale visivo o alle vibrazioni), offrigli un premio.
Se il gatto indossa un collare, assicurati che abbia la chiusura a scatto e che vi siano riportati il tuo indirizzo, il numero di telefono del veterinario e una breve scritta che indica il problema del gatto, come ad esempio "Sono sordo". E, se ancora non l'hai fatto, chiedi al tuo veterinario di applicare il micro-chip.