Se adotti un cane adulto non spaventarti di quanto si sente dire in giro: la rieducazione è possibile. L'adattamento dei cani da un anno di età in poi è aiutata dalla gratitudine che ogni esemplare prova per l’umano che lo ha sottratto al canile. Il cane poi è un animale socievole, portato per natura a imparare rapidamente le regole del gruppo di appartenenza.
Adottare un cane adulto è una scelta ricca di aspetti positivi e stimolanti. Ci sono naturalmente dei pro e dei contro che vanno attentamente valutati, uno dei quali è l’educazione e rieducazione dell’animale che ha già una storia alle spalle, fatta di abitudini radicate. Il cane adulto può infatti aver subito scorrettezze che gli hanno creato dei vizi comportamentali, delle paure o, semplicemente, può dimostrare delle attitudini che non sono compatibili con te. È quindi fondamentale sapere come comportarsi allo scopo di modificare la sua educazione e il suo comportamento.
I primi giorni nella nuova casa
Il cane che hai adottato è ben educato oppure no? Probabilmente non sai ancora rispondere a questa domanda, ed ecco perché è molto importante dare all’animale le giuste direttive non appena mette zampa a casa, indipendentemente dal suo passato.
Tutti i comportamenti che gli saranno concessi o vietati durante le prime due settimane diventeranno per lui consolidati. Impegnati dunque a non tralasciare proprio nulla: devi contenere il tuo nuovo amico in modo che non si lasci andare ad abbaiare troppo, a essere eccitato e iperattivo, a sporcare in casa e a mordicchiare tutto quello che incontra. Per mettere a segno questi traguardi, si può usare il classico metodo del condizionamento con premi e ricompense in cibo e per i primi giorni puoi offrirgli le sue crocchette direttamente dalle tue mani.
La rieducazione vera e propria
A questo punto, la sua rieducazione ha inizio. I primi comandi che il capo branco (tu) si eserciterà a dare saranno semplici e diretti: “in piedi, seduto, fermo, vieni” e così via. Se il cane ha difficoltà a recepire, abbi pazienza in quanto può avere una storia passata molto diversa e poco compatibile con quella presente. Ma se riesci a conquistarti la sua fiducia, lui presto farà di tutto per accontentarti e le difficoltà di comunicazione diventeranno presto solo un ricordo. Il segreto è perseverare. Il metodo più usato è sempre quello della richiesta e della ricompensa in cibo o in affetto, che ti porterà a ottenere progressivamente l’esecuzione di comandi sempre più complessi. Se invece il cane compie un’azione che non vuoi che si ripeta, ignoralo e lascialo solo per qualche minuto.
Se il cane si rivela aggressivo
Un cane può avere diversi motivi per diventare aggressivo: una sbagliata educazione, una forte insicurezza, ma anche una semplice tendenza a essere predominante. Questo è il caso dell’animale che non accetta di essere subordinato al proprio padrone e che vuole decidere in modo indipendente su tutti i fronti: dal gioco al momento dei bisogni.
Questo tipo di cane cercherà, attraverso atteggiamenti aggressivi, di farsi rispettare e se tu non ristabilirai con fermezza il tuo ruolo di leader, non ti rispetterà. Come fare? Sicuramente la risposta giusta non è la forza poiché per l’animale diventerebbe una sfida a cui non poter dire di no, bensì agire con fermezza e carisma.
Se il compito si rivelasse troppo arduo, il consiglio è quello di rivolgersi agli addestratori professionali.
Se il cane si rivela insicuro
Un cane insicuro, se lasciato solo, diventa irrequieto, teme che il suo compagno umano lo abbia abbandonato e può piangere, abbaiare, sporcare e mordere tutto. Modificare il suo comportamento significa lavorare duramente e a lungo sulla sua autostima poiché l’animale ha bisogno di riconquistare fiducia nel mondo. L’argomento è vasto ma in linea generale si può dire che il cane insicuro non va viziato con troppe attenzioni e concessioni. Al contrario, occorre stabilire regole certe e ferree a cui aggrapparsi. Il tuo compito sarà quello di indicargli il cammino per superare pericoli, dolori e stress, non quello di evitarglieli. Così come nell’educazione del bambino, anche in quella del cane è controproducente coccolare senza motivo, premiare senza ragione, proteggere esageratamente.