Mangime per animali: contiene additivi dannosi e droghe?
Ci sono elementi dannosi all'interno del cibo per cani e gatti? Scoprilo nella relazione "Sfatiamo i miti sulla nutrizione degli animali da compagnia".
Sul cibo per i nostri cani e gatti circolano spesso teorie contraddittorie e notizie poco attendibili che riempiono le pagine online e offline: tra queste, si sente dire che il petfood sia pieno di additivi misteriosi o addirittura di “droghe”, che indurrebbero gli animali domestici a nutrirsi solo di quello. Ancora una volta, grazie alla relazione Purina “Sfatiamo i miti sulla nutrizione degli animali da compagnia”, patrocinata da ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani), scopriamo che è falso.
Pasti preconfezionati: più adatti ai vostri pet
L’alimentazione di cane e gatto è l’aspetto più importante e delicato quando si tratta di salute: è grazie ad essa che si prevengono le malattie, si mantiene in salute un organismo. Ecco perché è fondamentale fornire all’animale da compagnia una dieta equilibrata. Il cibo per i pet preconfezionato è il modo più sicuro e accurato di farlo: contiene la giusta formulazione per ogni esigenza nutrizionale. Inoltre, si avvale di un metodo di etichettatura del tutto sicuro, controllato e regolamentato. All’interno di ogni etichetta si trova la descrizione della totalità degli ingredienti, in ordine decrescente. Si trovano poi segnalati anche gli additivi: questa parola non dovrebbe allarmare in quanto non può, per legge, nascondere sostanze misteriose. Indica, invece, ciò che si aggiunge a un pasto e che può consistere in vitamine, oligominerali o antiossidanti necessari alla corretta conservazione del mangime per cani e gatti. Nessuna preoccupazione: tutti gli additivi sono identici a quelli usati nell’industria alimentare umana, dunque assolutamente commestibili e controllati.
Perché il nostro pet, dopo aver assaggiato un determinato alimento, sembra che rifiuti tutto il resto?
È colpa delle “droghe”? La risposta è no. Si tratta di almeno due fattori che vanno a braccetto: uno è l’abitudinarietà (del gatto in particolare) e l’altro è l’appetibilità. Marchi come Purina, con una tradizione lunga 80 anni, che svolgono il loro lavoro supportati dalla ricerca scientifica e animati dalla passione, hanno naturalmente sviluppato una spiccata capacità di produrre alimenti per cani e gatti… buoni. L’appetibilità - ovvero la gradevolezza al palato, il profumo accattivante, la capacità di stimolare l’appetito - diventa naturalmente un punto di forza grazie proprio al patrimonio di tradizioni e di ricette che si tramandano nel tempo. Insomma: se il tuo gatto dopo aver assaggiato una ricetta Purina si ostina a volere solo quella è perché, per sua natura ostinato e goloso, il felino non vorrà più rinunciare a un pasto che gli è davvero piaciuto.